Visualizzazioni totali

martedì 2 dicembre 2014

Caldo e pioggia, dove sciare al ponte dell'Immacolata?

BUSTO ARSIZIO- Tanta, tantissima pioggia, e temperature alte, questo è stato il mese di novembre. Secondo il Centro Geofisico Prealpino di Varese, nella città Giardino, il mese di novembre è stato il più caldo dal 1967 ad oggi, con una temperatura media di 10 gradi, ben 3 in più rispetto alla media. Per quanto riguarda la pioggia, si è, invece, solo sfiorato il record storico del novembre 2002, registrando 649 mm caduti in città, contro i 669 mm di 12 anni fa.
Anche in montagna il mese è stato particolarmente mite, con una quota neve sempre piuttosto alta, mediamente attorno ai 1800-2200 metri, salvo una breve discesa fin verso 1200-1300 metri tra il 16 e il 17 novembre, quando in gran parte delle località sciistiche si credeva fosse arrivato il primo utilissimo fondo per preparare le piste in vista dell'imminente apertura stagionale. Invece, nulla, da fare con le temperature che si sono rapidamente rialzate e soprattutto con la perturbazione di fine mese la piogga e le nebbie hanno contribuito a sciogliere quasi tutta la neve caduta al di sotto dei 1800 metri, con la pioggia che in alcuni momenti è caduta fino ai 2400-2500 metri, situazione davvero anomala per la stagione. Il tempo coperto, mite e piovoso, ha anche impedito l'accensione degi impianti di innevamento programmato, che come è noto, per poter produrre neve, richiedono temperature di qualche grado sotto lo zero e tassi di umidità dell'aria contenuti.
L'inizio di dicembre, per ora, è stato sulla falsariga del mese precedente, anche se le previsioni lasciano la speranza di qualche nevicata a quote più consone alla stagione (fin verso 1300 metri), tra giovedì e venerdì, con le previsioni più a lunga scadenza, che suppongono l'arrivo del primo freddo invernale, e con esso la possibilità finalmente di accendere gli impianti per l'innevamento programmato, a partire dall'8 dicembre.
Fatta questa lunga premessa, in quali stazioni si scierà il sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre?
In Piemonte, nella Provincia del Verbano Cusio Ossola, sicura l'apertura dei comprensorio di Macugnaga Monte Moro e di San Domenico di Varzo. Al Monte Moro, in quota, ad oltre 2800 metri, l'innevamento supera i 2 metri, e pertanto dovrebbero aprire sa sabato le piste servite dalla sciovia San Pietro e dalla seggiovia Ruppenstein, con una quota compresa tra i 2840 e i 2347 metri, con splendido panorama sulla stupenda parete Est del Monte Rosa. A San Domenico di Varzo, invece, dopo i grandi lavori estivi (nei prossimi giorni pubblicheremo un apposito articolo di presentazione) che hanno visto la realizzazione di un grande autosilo e di una seggiovia esaposto girevole ad agganciamento automatico, è prevista l'apertura delle piste che si snodano tra i 1975 metri dell'Ape Ciamporino ed i 2490 metri del Dosso. Molto probabile l'apertura delle piste servite dagli impianti Ciamporino, Ciamporino-Dosso e dalla nuovissima seggiovia Bondolero (la cui conferma di apertura verrà data appena saranno ultimati i collaudi ministeriali).
Ancora nessuna notizia, invece, da parte delle altre stazioni della Provincia dall'Alpe Devero a Domobianca. Anche al Mottarone la pioggia di questi giorni ha sciolto i 20 cm di neve caduti il 17 novembre, ed appena le temperature lo consentiranno si cercherà di innevare artificialmente le piste servite dalle sciovie Baby e Selva Spessa.
Nulla da fare anche sui Monti Lariani, dove resteranno ferme al palo tutte le varie stazioni sciistiche,  compresi i Piani di Bobbio. Gli sciatori dovranno quindi pazientare ancora un po' prima di poter provare la nuovissima seggiovia quadriposto Orscellera, appena realizzata nella stazione barziese.
In Valtellina, buon innevamento in quota ed impianti parzialmente aperti a Livigno, Bormio (oltre 2500 metri) e Madesimo.
Più problematica la situazione nel Dolomiti Superski, dove praticamente tutte le località hanno rinviato l'apertura, eccetto Cortina d'Ampezzo, dove si scierà sia al Faloria, dove saranno aperte le piste Tondi e Faloria Normale (fino alla seggiovia Vitelli), che alle Tofane, dove sarà in funzione la seggiovia di Pian Ra Valles, con relative piste.
In Piemonte, nel Torinese, invece, impianti aperti a Prali, Argentera, Crissolo e Bellino. Mentre sono ancora in dubbio le aperture dei più blasonati comprensori di Bardonecchia e della Via Lattea.
Situazione difficile anche in Valle d'Aosta dove parecchie stazioni hanno rinviato l'apertura, tra queste vi sono anche La Thuile e Pila. Impianti regolarmente aperti, invece, nel Monterosa Ski e a Cervinia. Nel Monterosa Ski, come riportato sul sito ufficiale: "a Gressoney-La-Trinité si scia sulle piste della zona Bettaforca (Pistone Betta-B1, Betta 1-B2 e sulla pista Del Colle-C14, di Ayas con solo accesso da Stafal) e dell’area Salati (Salati-G7, Salati1-G8 e Castore-G9). Oltre agli impianti aperti per raggiungere la quota e servire le piste alte – seggiovia Sant’Anna-Colle Bettaforca (17), funivia Stafal-Sant’Anna (18), telecabina Stafal-Gabiet (20), telecabina Gabiet-Passo dei Salati (25) – sarà aperta anche la seggiovia Gabiet-Lago (21) ideale per i principianti. Da venerdì il Passo dei Salati sarà servito anche dagli impianti che salgono dalla Valsesia, collegati al comprensorio con le piste Mullero (V2) e Olen (V3). A Champoluc da sabato si tornerà in pista sul tracciato di Sarezza-C5, servito dalle telecabine Champoluc-Crest (8) e Crest-Alpe Ostafa III (11) e dalla seggiovia Alpe Ostafa-Sarezza (12)" . Mentre a Cervinia si scia su quasi la totalità del carosello sciistico, ad eccezione delle piste servite dalla seggiovia Cielo Alto e dalla pista di rientro a Valtournenche.



venerdì 8 novembre 2013

Sci e Mountain Bike, la rinascita del San Primo

ANTEPRIME INVERNO 2013-2014
Distante appena 69 km dal cuore di Milano, il Monte San Primo è tra le stazioni sciistiche più vicine alla metropoli lombarda ed è letteralmente dietro l'angolo per chi vive in Brianza. Una piccola, ma suggestiva località, che ha saputo rinascere dopo anni di abbandono.
BELLAGIO- Dire che a Bellagio, la perla del Lago di Como, si scia potrebbe anche far sorridere i meno informati. Invece, il territorio di questa gemma incastonata tra i due rami del Lago di Como, presenta una sorta di particolare simmetria. Mentre a settentrione si insinua con il famoso promontorio tra le acque del Lario, a meridione si incunea tra i monti del Triangolo Lariano, sin quasi a sfiorare la sommità del Monte San Primo.
Le piste da sci non raggiungono la vetta del monte, ma sorgono un poco più in basso, lambendo anche i territori di Civenna e Magreglio. Per chi viene dalla pianura lombarda, è sufficiente risalire tutta la Vallassina, sino a raggiungere la Madonna del Ghisallo, salita che rappresenta una delle pietre miliari per il ciclismo lombardo e non solo, affrontata regolarmente al Giro di Lombardia, una delle cinque classiche di un giorno più antiche e importanti al mondo. Giunti nei pressi del Santuario, da dove si apre un superbo panorama sul Lario e sulle Grigne, è sufficiente svoltare a sinistra, anzichè divallare verso Bellagio. La strada sale tra le faggete oltrepassando le radure del Piano Rancio. Non lontano da qui si trova la sorgente Menaresta, da dove sgorgano le acque del fiume Lambro, che dopo 130 chilometri vanno a tuffarsi nel Po. Il Lambro è un corso d'acqua sovente bistrattato per il suo elevato inquinamento, anche se meriterebbe sicuramente maggior considerazione essendo stato l'essenziale motore per lo sviluppo industriale della Brianza e della periferia orientale di Milano.
Tornando alla strada, oltre Piano Rancio, continuando a salire tra i boschi, nel giro di pochi minuti si raggiunge la meta prefissata, ossia le piste da sci del San Primo, o più precisamente di "Parco Monte San Primo" (come si trova scritto in alcune vecchie guide dello sciatore).
Il parcheggio è nelle immediate vicinanze della biglietteria, da cui parte anche il primo skilift del comprensorio, il "Forcella".
Per il San Primo si può parlare di un gradito ritorno allo sci alpino, dopo anni di abbandono, che parevano destinati a durare all'infinito. Gli impianti sono, infatti, tornati a funzionare nel febbraio 2012, dopo quasi 6 anni di inattività, dettata dall'inasprirsi di un contenzioso tra gli storici gestori degli impianti e la Comunità Montana, riguardante la proprietà dei terreni su cui sorgevano piste ed impianti. Al San Primo, dove i primi impianti erano sorti già alla fine degli anni Cinquanta, i problemi erano iniziati a sorgere già negli anni Novanta, quando l'avvio del contenzioso rese impossibile l'inderogabile rinnovo della sciovia Terrabiotta, l'impianto a servizio delle piste più lunghe, impegnative e belle della stazione. Perso il Terrabiotta, il San Primo tirò avanti per un decennio, con le restanti due sciovie, la "Forcella" ed il "Baby Pianone", sino alla decisione di fermare totalmente tutti gli impianti, presa al termine dell'inverno 2005/2006. Seguirono anni di discussioni e incontri, per cercare di trovare una definitiva soluzione. Nel 2010 la Comunità Montana era finalmente entrata in possesso di tutto il complesso: terreni, fabbricati, impianti e attrezzature. La gestione viene affidata da una società costituita da una cordata di imprenditori locali, fortemente intenzionati a rilanciare la località.
L'inizio non è dei più incoraggianti. Nell'inverno 2011-2012 la neve scarseggia e la nevicata buona per aprire arriva solo a febbraio, per la gioia dei tanti clienti rimasti affezionati nonostante il lungo periodo di inattività.
Al giorno d'oggi, però, per rilanciare una località non ci si può più permettere di vivere di solo sci, ed allora ecco il Bike Park, una vera svolta per il San Primo, che ne permette una frequentazione costante per tutto l'anno. Lo skilift Forcella viene ingegnosamente trasformato in un impianto di risalita per mountain bike, ed il gioco è fatto, nel giro di poco più di un anno i pendii del comprensorio diventano un vero riferimento per gli appassionati del down hill, con tanto di eventi ed aperture anche durante la stagione invernale, in cui la mountain bike non va in soffitta, ma affianca i tradizionali sport invernali.
Per gli sciatori, lo scorso inverno, pur non essendo particolarmente generoso di neve, ha comunque visto diverse giornate di apertura, anche grazie alla comparsa del primo cannone sparaneve nel comprensorio.
Per quanto concerne l'imminente stagione, si spera di riuscire a preparare le piste già per il Ponte dell'Immacolata. Ad accogliere gli sciatori ci saranno i due impianti del Baby e del Forcella. Il primo serve un dolce pendio di circa 300 metri, ideale per i principianti e per chi deve prendere ancora un po' di confidenza sugli sci. Il Forcella, invece, che raggiunge la sommità dell'omonimo monte a 1323 metri, serve un tracciato più interessante, affiancato da alcune divertenti varianti, fiancheggiate da splendidi alberi. Le piste del Forcella sono ideali per tutti gli sciatori. Certo, chi cerca grandi distanze e grandi dislivelli, potrebbe rimanere deluso, ma per chi ama una dimensione più intima e meno esasperata dello sci, il San Primo è un ottima località. Vista la vicinanza anche una meta ideale per tenersi con costanza in allenamento, senza spendere troppo. Le tariffe degli skipass, sono infatti davvero molto competitive (vedi www.montesanprimo.com ).
La località ha anche buoni propositi per il futuro, con un ambizioso progetto, la riapertura delle piste del Terrabiotta, installando una seggiovia, anche usata, che garantirebbe pure uno sfruttamento estivo. Per ora difficile dire se e quando si concretizzerà, anche se è lecito augurarsi il prima possibile, vista la bellezza e la varietà dei tracciati serviti (alcuni veramente impegnativi) ed il superbo panorama sul Lario ed il promontorio di Bellagio, da cui si gode dall'Alpe di Terrabiotta. Sarebbe un vero ritorno ai fasti del passato per la "Bellagio sciistica", un vero sogno per una realtà che solo pochi anni fa sembrava ormai condannata ad una praticamente definitiva inattività.

giovedì 7 novembre 2013

Tante certezze e qualche bella novità, ecco l'inverno di San Domenico, con un occhio sempre puntato al futuro...

ANTEPRIME INVERNO 2013-2014
Comincia oggi il nostro viaggio di presentazione della nuova stagione tra le realtà sciistiche più vicine all'area metropolitana milanese. Prima tappa San Domenico di Varzo, dove ormai da quattro anni è in corso un ambizioso progetto di sviluppo, destinato a non fermarsi...
VARZO- Giungendo dalla piana di Domodossola, l'ingresso in Val Divedro potrebbe creare qualche delusione. Uscendo dalla galleria della superstrada ci si trova, infatti, in una valle piuttosto tetra. Il grigio è il colore predominante, la strada si fa largo tra le rocce e le cave del prezioso granito divedrino. Ma arrivati a Varzo, la musica sembra già cambiare, anche se pare difficile immaginare che salendo nella laterale Val Cairasca si possa arrivare ad ambienti aperti e panoramici come quelli dell'Alpe Ciamporino o del maestoso pianoro di Veglia. Se si resta nel fondovalle principale, da Varzo, la valle si stringe nuovamente, fiancheggiata dalla ferrovia, la quale ad Iselle si addentra nelle viscere della montagna, per uscirne dopo quasi 20 km, nella città vallesana di Briga, percorrendo quella che per oltre mezzo secolo è stata la galleria più lunga del mondo. La strada prosegue, invece, serrata tra le severe rocce granitiche delle Gole di Gondo, prima di iniziare l'ascesa al Passo del Sempione, attraversando un'area che in inverno è tra i paradisi dello sci-alpinismo. 
Tornando a Varzo, oltrepassato il bel nucleo storico del paese, le auto, soprattutto durante la stagione invernale, si inerpicano in fila indiana sulla strada della Val Cairasca, che in una dozzina di chilometri, conduce agli oltre 1400 metri di San Domenico, recente nucleo residenziale. E' solo negli anni Sessanta che sorgono i primi insediamenti turistici, unitamente agli skilift del Prato Berto, in quella che in precedenza era stata per secoli solo una spolverata di baite, lungo la mulattiera che conduceva ai magnifici pascoli dell'Alpe Veglia. La creazione del comprensorio sciistico dell'Alpe Ciamporino è ancora più recente, in quanto avviene solo nel 1983. Un comprensorio giovane e dinamico, favorito dalla straordinaria nevosità della zona, una delle più elevate dell'intero arco alpino. Dinamismo, che però si va progressivamente esaurendo con l'avvento del nuovo millennio. Gli impianti datati e la mancanza di risorse per affrontare un importante progetto di ammodernamento e sviluppo, sono sul punto di portare la stazione ad un rapido declino. La svolta avviene nel 2008, quando la stazione passa nelle mani della società San Domenico Ski, sodalizio
costituito da una cordata di imprenditori facente capo ad un fondo di investimento luganese. Nel giro di pochi anni i nuovi proprietari pianificano ed effettuano importantissimi interventi di ammodernamento e di sviluppo, senza il bisogno di finanziamenti pubblici, caso più unico che raro nell'attuale panorama dell'industria sciistica. 
Tra gli interventi di maggior impatto, vanno senza dubbio segnalati, il restyling della pista Casa Rossa-San Domenico, la revisione generale delle seggiovie San Domenico-Casa Rossa-Ciamporino e le nuovissime seggiovie quadriposto Ciamporino e Ciamporino-Dosso (quest'ultima è la prima ad agganciamento automatico di tutto il Verbano Cusio Ossola).
A fronte di questi interventi le tariffe degli skipass sono pressochè rimaste inalterate e presentano prezzi veramente molto competitivi (il giornaliero festivo adulti costa 28 €)
E così nel giro di pochi anni, il numero di skipass venduti viene quadriplicato, e San Domenico, diventa la stazione leader nel VCO, superando di slancio Domobianca, Macugnaga e Mottarone.
Per la nuova stagione, che dovrebbe partire il 30 novembre, o al più tardi il 7 dicembre, sono in corso altri importanti interventi. Sono in fase avanzata i lavori per il completamento del primo lotto del nuovo parcheggio, che dovrebbe ovviare alla cronica mancanza di posti auto. Le ruspe sono inoltre al lavoro per ultimare il nuovo impianto di innevamento programmato sulla pista di rientro, mentre in quota, all'Alpe Ciamporino, gli sciatori saranno accolti da uno snowpark completamente rinnovato.
Ma i progetti non si fermano qui e per San Domenico si prospetta un futuro di solide certezze. Per la stagione 2014/2015 è, infatti, già confermata la realizzazione dell'avveniristica seggiovia esaposto Bondolero 1, che sostituirà l'attuale skilift del Dosso. A San Domenico compariranno, inoltre, nuovi alberghi e strutture ricettive e si sta lavorando per far partire il prima possibile anche i lavori per la realizzazione della cabinovia San Domenico-Ciamporino, ma i progetti di sviluppo non sono destinati a finire qui...

sabato 3 dicembre 2011

Niente neve e temperature miti, la stagione dello sci non decolla

La quasi totale assenza di neve e le temperature elevate, causate dall'inversione termica, che impediscono di sparare con i cannoni, stanno facendo saltare la tradizionale apertura del Ponte di Sant'Ambrogio in moltissime stazioni sciistiche. Voce fuori dal coro Breuil-Cervinia Valtournenche dove sono già a disposizione della clientela buona parte delle piste
BUSTO ARSIZIO- Il mite strascico di uno degli autunni più caldi dell'ultimo secolo sta generando notevoli difficoltà in buona parte delle stazioni sciistiche italiane. Alla quasi totale assenza di neve si aggiungono temperature ancora molto miti talvolta, a causa dell'inversione termica, addirittura superiori a quelle registrate in pianura, che non permettono il funzionamento degli impianti di innevamento programmato. Praticamente certo il rinvio dell'apertura stagionale oltre il Ponte dell'Immacolata nei comprensori di Domobianca, Piani di Bobbio-Valtorta, Alpe di Mera, Piana di Vigezzo. Al Mottarone i cannoni sono stati posizionati già da tempo ai margini delle piste "Baby 1" e "Selva Spessa", ma per via delle temperature elevate non hanno potuto entrare in funzione, pressochè scontato quindi il rinvio della data di apertura, in attesa di condizioni più favorevoli. Destinara ad un rinvio è molto probabilmente anche l'apertura del comprensorio San Domenico-Alpe Ciamporino, le cui piste più in quota, servite dalla sciovia del Dosso, possono, però, già vantare un discreto innevamento naturale, risultato dell'intensa perturbazione che ad inzio novembre ha portato buone nevicate oltre i 2400 metri.
Nel grande comprensorio intervallare del Monterosa Ski si sta invece facendo tutto il possibile per riuscire ad aprire già nei prossimi giorni qualche pista. Confermata l'apertura, da oggi giornaliera, del versante di Alagna Valsesia, con i due tracciati che dal Passo dei Salati scendono a Cimalegna, stazione intermedia del funifor. Date le poche piste fruibili lo skipass sarà eccezionalmente ridotto a 15 euro. Più problematica la situazione dei versanti valdostani del comprensorio. A Gressoney La Trinité si sta lavorando per aprire dal 7 dicembre le piste della zona Gabiet-Salati e quelle della zona Sant'Anna-Bettaforca, mentre a Champoluc si sta facendo il possibile per aprire le piste in zona Col Sarezza-Alpe Ostafa, oltre al Campo Scuola del Crest. Date le difficili condizioni climatiche è possibile che queste nuove date di apertura possano subire ulteriori variazioni.
Situazione ben diversa all'ombra del Cervino, dove grazie alle quote particolarmente elevate, le piste del comprensorio sciistico di Breuil-Cervinia Valtournenche hanno potuto beneficiare delle nevicate di inzio novembre e di temperature basse che hanno consentito la messa in funzione degli impianti di innevamento artificiale. A Cervinia sono aperte quasi tutte le piste da Plan Maison in su, compresa la seggiovia esaposto Pancheron e la triposto Lago Goillet. Restano, invece, ancora chiuse le piste che scendono nel centro di Breuil-Cervinia, anche se grazie all'innevamento artificiale è possibile che nei prossimi giorni venga aperta nella sua totalità, la magnifica pista del Ventina, che dai quasi 3500 metri del Testa Grigia, scende fin nel centro di Cervinia. Cannoni in funzione pure nell'area del Cretaz. Sul versante di Valtournenche, grazie alla neve artificiale si scia su tutte le piste tra Salette e il Colle Superiore delle Cime Bianche. Unico tracciato chiuso è quindi, quello della Gran Pista di Valtournenche (o Reine Blanche), che permette il rientro sci ai piedi alla partenza della cabinovia. Per la sua apertura si aspettano temperature adeguate alla messa in funzione dell'innevamento artificiale.
Apertura confermata per il 7 dicembre a Macugnaga, dove si prevede l'apertura delle piste più in quota del comprensorio del Monte Moro, ossia quelle servite dagli skilift San Pietro, Smeraldo e dalla seggiovia Ruppenstein. Rinviata, invece, l'apertura delle piste del comprensorio Burki-Belvedere.
Poco esaltante, infine, la situazione in Svizzera italiana, dove tutte le località, tra cui San Bernardino e Airolo hanno rinviato l'apertura stagionale. Ad Airolo gli addetti alla stazione sciistica si stanno organizzando per aprire almeno parzialmente, tramite innevamento programmato, la stazione sciistica per sabato 17 dicembre. Sperando che presto arrivi anche la neve, quella vera.

martedì 22 novembre 2011

Anteprime inverno 2011-2012, SPECIALE SAN DOMENICO DI VARZO

Tante novità per la stazione sciistica divedrina, che si appresta a diventare sempre più un punto di riferimento per i praticanti degli sport della neve in Val d'Ossola.
VARZO, loc. SAN DOMENICO (VB) - Un inverno ricco di novità per San Domenico di Varzo, stazione sciistica quasi di confine, situata a pochi chilometri dal valico italo-svizzero delle Gole di Gondo, dove si trova l'imbocco del tunnel ferroviario del Sempione, per decenni la più lunga galleria d'Europa ed oggi secondo solo al tunnel della Manica. La stagione sciistica di San Domenico, zona di villeggiatura alle porte del Parco Regionale Veglia-Devero, che si è sviluppata nell'ultimo trentennio, partirà sabato 3 dicembre. Tante le innovazioni apportate dalla società San Domenico Ski, che da tre anni si occupa della località, con il chiaro obiettivo di rilanciarla e di sfruttarne al meglio tutte le potenzialità. Significativo è, senza dubbio, il restyling della pista di rientro "Ciamporino-Casa Rossa-San Domenico", la quale è stata completamente ridisegnata nella sua parte inferiore e dotata di innevamento programmato e si appresta a divenire il fiore all'occhiello del comprensorio sciistico. Altra novità è il tapis roulant posizionato all'Alpe Ciamporino, perfetto per muovere i primi passi sugli sci.
L'intervento più importante è, però, quello relativo alla realizzazione di una nuova seggiovia, la prima a quattro posti mai realizzata nella Provincia del Verbano Cusio Ossola. L'apertura dell'impianto per questa stagione non è, però, ancora garantita. Le autorizzazioni propedeutiche all'esecuzione dei lavori sono arrivate, infatti, solo alla fine del mese di ottobre e la società San Domenico Ski ha deciso ugualmente di provare a procedere con l'installazione del nuovo impianto, una corsa contro il tempo, con cui si spera di collaudare e poter disporre dell'impianto già durante le festività natalizie. La seggiovia in questione sarà denominata "Ciamporino" e sostituirà le vecchie sciovie "Ciamporino" e "Campo Scuola", ormai prossime al termine della loro vita tecnica. Tali impianti verranno comunque mantenuti e messi in funzione finchè la seggiovia non sarà ultimata. Gli sciatori potranno, dunque, disporre di tutte le piste della località, neve permettendo, già da sabato 3 dicembre.
La società San Domenico Ski conferma prezzi competitivi, mantenendo inalterate le tariffe rispetto alla scorsa stagione, con il giornaliero festivo a 28 € ed il giornaliero feriale a 21 €.
Lo sviluppo di San Domenico non è destinato a fermarsi. La prossima estate partiranno, infatti, i lavori per la realizzazione della seggiovia quadriposto ad agganciamento automatico "Ciamporino-Dosso", che farà fare il definitivo salto di qualità alla stazione. L'impianto avrà fermata intermedia al Passo della Sella, ove ora si trova la stazione di arrivo della seggiovia biposto "La Sella", che sarà smontata, e dopodichè giungerà ai quasi 2500 metri del Pizzo del Dosso, punto più alto della località, da cui partono le discese verso la nevosa e selvaggia Valle del Bondolero.

lunedì 21 novembre 2011

Anteprime inverno 2011-2012, SPECIALE PIANI DI BOBBIO-VALTORTA

Partirà il 6 dicembre, neve permettendo, la stagione sciistica della località più vicina a Milano e alla Brianza. Tra le novità il potenziamento dell'impianto di innevamento programmato.
BARZIO (LC)- Partirà il 6 dicembre 2011, neve permettendo, la stagione sciistica dei Piani di Bobbio-Valtorta, situati a poco più di 70 chilometri da Milano ed ancor più vicini alla Brianza. Negli ultimi anni l'affluenza alla stazione sciistica è stata molto elevata, facendo dei Piani di Bobbio la quarta realtà della Lombardia per numero di passaggi, subito dietro a comprensori di fama internazionale come Livigno, Bormio e Adamello Ski. L'obiettivo è riconfermarsi ad alti livelli, puntando in particolare sulle famiglie e sui giovani, grazie alla vicinanza con le città della Pianura lombarda. Per mantenere elevato l'afflusso di clientela le Imprese Turistiche Barziesi, che si occupano della località, hanno proseguito ad investire nello sviluppo della stazione, realizzando un nuovo invaso per l'approvvigionamento dei cannoni sparaneve appena sotto il Rifugio Lecco, acquistando due nuovi mezzi battipista ed incrementando la portata oraria di due tra i più importanti impianti del comprensorio: la cabinovia "Barzio-Bobbio" e la seggiovia quadriposto ad agganciamento automatico "Ceresola-Bobbio", inaugurata appena un anno fa.
La località guarda anche al futuro, pianificando i prossimi investimenti, tra cui spicca la sostituzione entro due anni della storica seggiovia monoposto "Orscellera" con un moderno impianto quadriposto. Successivamente, anche se non è ancora stata decisa una data con precisione, si punterà a realizzare una seggiovia quadriposto nella Valle dei Mughi, che consetirebbe di ampliare il comprensorio con nuove piste sotto lo Zuccone Campelli.
I prezzi della località si mantengono sui livelli dello scorso anno proponendo, a chi sale da Barzio, giornaliero festivo a 31 € e giornaliero feriale a 25 €. Tariffe più contenute per gli sciatori che accedono dal versante bergamasco del comprensorio, quello di Valtorta-Ceresola, in quanto non necessitano di prendere la cabinovia di arroccamento "Barzio-Bobbio". Per loro giornaliero festivo a 25 € e feriale a 19 €.

domenica 20 novembre 2011

Mottarone, ufficiale la regolare apertura della stazione sciistica

Annunciata, in una conferenza stampa, la positiva risoluzione del contenzioso che vedeva opposte la Famiglia Borromeo, proprietaria di alcuni terreni sulla vetta, e la Società S4 che possiede e gestisce gli impianti sciistici. La stagione sciistica partirà, neve permettendo, sabato 3 dicembre.
STRESA, loc. MOTTARONE (VB)- Ufficiale la regolare apertura degli impianti sciistici del Mottarone durante la stagione sciistica 2011-2012. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa, il Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola, Massimo Nobili; il Sindaco di Stresa, Canio Di Milia e l'amministratore delegato della società S4, Stefano Sappa. Il contenzioso che si era venuto a creare in seguito alla decisione della S4 di interrompere il pagamento, alla Famiglia Borromeo, del canone di affitto di alcuni terreni della vetta su cui inistono piste da sci, in applicazione di una legge regionale che dichiara la pubblica utilità delle aree sciabili è stato, infatti, risolto. Gli impianti sciistici potranno così aprire regolarmente, se ci saranno le giuste condizioni meteo, a partire da sabato 3 dicembre.
Nella conferenza si è parlato anche del destino della pista "Alpe Corti", il cui impianto è in scadenza di vita tecnica. La Provincia e il Comune di Stresa hanno contattato la Regione per richiedere una proroga della scedenza ed hanno assicurato che la sciovia potrà aprire regolarmente durante la stagione sciistica.
Intanto i gestori della stazione hanno mantenuto invariate le tariffe degli skipass, che si confermano particolarmente vicine alle esigenze delle famiglie, proponendo lo skipass giornaliero festivo a 23 € e lo skipass giornaliero feriale a 16 €.
Ricordiamo che il Mottarone dispone di 21 piste, per tutti i livelli di difficoltà. servite da 6 skilift e da un tapis roulant. I tracciati offrono una stupenda visione panoramica sui sottostanti laghi prealpini, in particolare il Lago Maggiore e il Lago d'Orta, e sulla catena alpina, in cui spicca il massiccio del Monte Rosa.